Salone Internazionale del Libro di Torino: seconda giornata

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Nella seconda giornata del #SalTo, oltre al piacere di passeggiare ancora una volta per i corridoi delle varie case editrici, un incontro molto interessante intitolato Nuove Tecnologie: Superare lo stallo è stato organizzato dall’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale, dall’European Technology Agency, in collaborazione con ALPINA, Associazione Culturale Diàlexis e CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato), quest’ultima rappresentata da Vitaliano Alessio Stefanoni.

Il primo intervento, proprio di Stefanoni, si è focalizzato sulle statistiche della città di Torino, che vede un tessuto produttivo fervido, nonostante la parabola discendente che sta subendo l’economia cittadina dopo la chiusura della grandi aziende come la FIAT e la graduale perdita del primato di città industriale d’Italia. Tuttavia, al fianco della vivacità del tessuto produttivo torinese, molte aziende contano meno di venti dipendenti e, tra gli artigiani, una incredibile percentuale presenta un solo dipendente.

In questo contesto, apparirebbe dunque notevole l’impiego delle moderne tecnologie per aumentare la competitività di queste piccole e medie imprese, in modo tale da potenziarne le capacità e rilanciare l’economia torinese e italiana in genere.

Secondo moderatore della serata è stato Riccardo Lala di Alpina Dialexis, che nel suo intervento ha sottolineato la centralità di dare forma a una politica coesa europea circa la regolamentazione delle nuove tecnologie, discorso che è stato ripreso anche da Mojca Bozic, portavoce della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, e dal professore Markus Krienke, che ha posto anche l’accento sul binomio cultura e tecnologia.

Da sinistra: Vitaliano Alessio Stefanoni e Riccardo Lala

Nel suo intervento, in particolare, Krienke, così come supportato dalle parole del professore Marcello Croce, ha sottolineato la posizione centrale del tema della responsabilità sul modo di utilizzare la tecnologia. La cultura non può quindi essere posta in secondo piano, in quanto strumento con cui l’essere umano può analizzare con il proprio spirito critico gli effetti che la tecnologia sta avendo sulla propria esistenza e sulle proprie esperienze quotidiane. Tutto ciò può avvenire a posteriori, dato che ormai le conseguenze della tecnologia non possono più essere previste con precisione ed è per questo motivo che avere una buona base culturale e un sano spirito critico può permettere di evitare e risolvere anzitempo le problematiche che potrebbero derivare da un utilizzo errato delle nuove tecnologie.

Proprio per questo motivo il professore Croce ha manifestato la sua preoccupazione circa la nascita della scuola delle competenze, incentrata sulla trasmissione di conoscenze pratiche che non garantiscono una cura della parte teorica tale da poter permettere di sviluppare un percorso di consolidamento dello spirito critico degli allievi, generando una ripetizione meccanica e un impiego acritico delle competenze acquisite.

Altrettanto interessante è stato l’intervento del professore Roberto Saracco, che ha spiegato come l’Intelligenza Artificiale possa sviluppare risposte quanto più efficienti possibile lavorando su un numero limitato di dati iniziali. Se si considerano dunque queste caratteristiche peculiari dell’IA, allora anche le piccole e medie imprese che non dispongano di ingenti quantità di dati – come nel caso delle multinazionali – potrebbero sviluppare risposte e strategie per migliorare le proprie prestazioni. Per fare questo, la creazione di piattaforme dati da parte delle amministrazioni, che possano permettere di inglobare diversi dati inerenti i più svariati settori economici presenti sui propri territori, potrebbero fornire alle imprese quelle informazioni di base su cui lavorare per ottimizzare l’operato e le potenzialità del territorio.

Non da ultimo, vi sono da considerare i pericoli di un uso sconsiderato della tecnologia, come ricorda la professoressa Nicoletta Parisi, che pone l’accento sui rischi della violazione di privacy e dell’aumento dei rischi dovuti ai cyber criminali, che aumenteranno mano a mano che la nostra quotidianità verrà sempre più interessata dall’interazione tra uomo e tecnologia. Anche per questo motivo, il lavoro che viene svolto da una forte attività di indirizzo e guida politica della Commissione Europea, presieduta da Ursula von der Leyen, può essere determinante per regolare il settore della tecnologia e la condivisione di conoscenze tra i Paesi UE per rendere quelle stesse nazioni competitive sullo scacchiere internazionale, ma continuando a garantire la sicurezza per imprese, istituzioni e cittadini.

Il Salone del Libro dunque diviene anche un’interessante piattaforma in cui cultura, tecnologia e attualità convergono, per permettere ai partecipanti di leggere con occhio critico e attento il sempre più variegato libro della nostra realtà, con tutte le innovazioni e le trasformazioni a cui assistiamo – e a cui dobbiamo abituarci ad assistere – nella nostra quotidianità.

Antonino Mangano

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