La presenza di dodici film italiani, (tre dei quali in concorso), alla settantesima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino rappresenta indubbiamente un buon segnale per il 2020 del cinema italiano
Si tratta di un dato significativo, considerato il fatto che quello di Berlino viene ormai unanimemente riconosciuto come uno dei Festival del cinema più importanti del mondo.
Tra l’altro, da quest’anno è italiano anche il nuovo direttore della Berlinale, che per la prima volta Carlo Chatrian dirigerà il Festival tedesco, dopo aver diretto quello di Locarno.
Uomo simbolo di questa rinascita cinematografica italiana alla Berlinale è senza dubbio l’attore Elio Germano, protagonista in due dei film in concorso: Volevo nascondermi, il film biografico diretto da Giorgio Diritti che racconta la vita tormentata del pittore italo-svizzero Antonio Ligabue e Favolacce dei fratelli gemelli Fabio e Damiano D’Innocenzo, che narra una favola nera ambientata nella periferia Sud di Roma.
Il terzo film in concorso è di due italiani d’adozione: Abel Ferrara (il cui padre è di Sarno) e Willem Defoe (che ha la doppia cittadinanza). Il film (una co-produzione tra Italia, Germania e Messico) si intitola Siberia ed è stato girato tra le vette solitarie e la natura spigolosa dell’Alto Adige .
Gli altri film italiani fuori concorso che verranno proiettati durante la Berlinale sono Pinocchio di Matteo Garrone, Semina il vento di Danilo Caputo, Palazzo di giustizia di Chiara Bellosi, La Casa dell’amore di Luca Ferri, Zeus Machine. L’invincibile di Nadia Ranocchi, Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani, Sole di Carlo Sironi, Il Bidone di Federico Fellini, Faith di Valentina Pedecini e il cortometraggio Progresso di Marta Anatra.
Iniziato il 20 febbraio, il Festival si concluderà con la premiazione dell’Orso d’Oro il primo marzo.
La giuria del concorso internazionale, è composta da Jeremy Irons come presidente, l’attrice Bérénice Bejo, la produttrice Bettina Brokemper, la regista Annemarie Jacir, il drammaturgo e regista Kenneth Lonergan, l’attore italiano Luca Marinelli e il programmatore, critico cinematografico e il regista Kleber Mendonça Filho.
Per la sezione Encounters invece i giurati saranno Shôzô Ichiyama, Dominga Sotomayor e Eva Trobisch. Per Generations: Abbas Amini, Jenna Bass e Rima Das (14plus) e Marine Atlan, María Novaro e Erik Schmitt. A giudicare i documentari sono stati chiamati Gerd Kroske, Marie Losier e Alanis Obomsawin.